A volte ritornano, appunto... magari con la voglia di ripartire, ma intanto ritornano. Ritornano ad abbracciar la famiglia e gli amici, a dormire con il proprio gatto ormai ridotto sempre peggio (povero vecchio Brivido Cosmico...), a lasciarsi deliziare dal dolce paesaggio di Casa e a godersi, finalmente -tempo permettendo, anche qui, sigh- un po' d'estate, con la sua frutta e la sua verdura che profuma di sole...
Niente ricetta per oggi, solo un breve resoconto culinario delle delizie che ho trovato in Irlanda; ecco, a proposito della cultura culinaria irlandese c'è da dire una cosa: i poveretti non sapevano cosa fosse la buona cucina fino a vent'anni fa (mica me l'invento, riporto solo quello che m'è stato detto!), a parte le patate, certo :) pian piano però, nel processo di riappropriamento della loro identità nazionale, ci stanno dando dentro anche con la buona tavola, puntando sul buonissimo latte delle loro mucche felici (eccone la prova):
e quindi burro, gelato, yogurt e formaggi, la carne e il pesce fresco (che non ho avuto il piacere, essendo vegetariana... anche se devo ammettere che ho fatto eccezione giusto giusto per uno squisito chowder e un altrettanto delizioso fish&chips , venduti in un villaggio di pescatori... doveri di gourmet, chiedo scusa ai pescetti!), il pane irlandese (soda bread) e naturalmente tutta una serie di dolcetti ultraipercalorici da ora del tè (che equivalgono piuttosto ad una cena).
Qui il mio primo scone, un panino a lievitazione veloce a cui spesso viene aggiunta l'uvetta che gli Irlandesi usano farcire con butter and jam:
Un buonissimo porridge alla banana, ovvero fiocchi di cereali bolliti in acqua o latte "conditi" con banana, miele e cannella:
Lei (la dolcissima Chelsea) ha detto: "That's very good for the hangover", cosa ci volete fare, quella era la patria della Guinness...
Un picnic direttamente dal Temple Bar Farmers Market:
Ecco Charlotte, la mia adorabile compagna di avventure
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