giovedì 1 aprile 2010

La Brioche



La brioche come la conosciamo nasce nel XVI secolo in Normandia, terra di ottimo burro, anche se questo tipo di pasta ha origine già nel Medio Evo; rientra nella categoria delle vinnoiseries, ossia quei dolci da forno la cui preparazione si avvicina a quella del pane, in opposizione alla patisserie, che comprende anche le creme.

Ingredienti:
250 gr farina 00 (+ 50 gr c.a)
200 gr burro
10 gr lievito di birra fresco (o 5 gr lievito di birra secco)
15 gr zucchero
4 uova
sale

La ricetta, tratta dal mitico Cucchiaio d'argento prevede che si impastino 60 gr di farina con 10 gr di lievito di birra stemperato con poca acqua tiepida; io invece ho utilizzato 5 gr di lievito di birra secco sciolto in acqua tiepida assieme ad un cucchiaino di zucchero, per farlo attivare. Questo procedimento prevede un uso maggiore di acqua e perciò anche di farina (ne avrò usata circa il doppio); comunque ho impastato farina e lievito fino a formare una pagnottella che ho riposto a lievitare per 3 ore in una terrina ben coperta al caldo e intanto ho tolto burro e uova dal frigorifero.
Dopo questo tempo ho preso 150 gr di farina che ho mischiato con 1 uovo, un pizzico di sale, lo zucchero, e ho amalgamato; ho aggiunto poi il burro morbido (precedentemente lavorato con le mani umide) e, una alla volta, due uova, continuando ad impastare. Devo dire che l'operazione è stata a dir poco difficoltosa, probabilmente perché, per rispettare le dosi di farina della ricetta, ho usato solo 150 gr di farina invece che i 190 previsti... naturalmente l'impasto è risultato troppo morbido (eufemismo, direi più una poltiglia!) e ho dovuto comunque aggiungere altra farina, fino ad ottenere un impasto non troppo appicicoso.
Fatto questo ho unito la pasta alla pagnotta lievitata e lavorato per amalgamare bene, quindi ho messo a lievitare per altre 2 ore e mezza l'impasto, coperto e al caldo, of course!
Una volta raddoppiato il suo volume ho lavorato ancora un po' la pasta e l'ho posta in uno stampo in silicone col buco in mezzo e i bordi alti, anche se il Cucchiaio consigliava uno stampo cilindrico alto, oppure, nel caso di brioche mono-porzione di dividere l'impasto in 6-8 parti e dargli la forma di pera con una piccola palla in alto.
Ho spennellato la superficie con un uovo sbattuto e ho lasciato lievitare un'altra mezz'ora (eh sì, io ho cominciato nel pomeriggio e ho sfornato la Brioche solo all'1 di notte!!), dopo la quale ho infornato a 200° per 40 minuti, 15-20 nel caso di piccole brioche e comunque vale la prova stecchino che deve uscire asciuttissimo!!
Beh, devo dire che l'operazione pasta briosche è riuscita piuttosto bene nonostante gli incidenti in corso d'opera, o almeno lo credo, dato che non ho termini di paragone perché è il primo tentativo!

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